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Opinions ABBEY OF OTTMARSHEIM Ottmarsheim

Members' reviews on ABBEY OF OTTMARSHEIM

4.9/5
15 reviews
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Visited in april 2024
Adorable abbatiale, copie de la chapelle impériale d'Aix-la-Chapelle
Visited in december 2023
Sehr schöne Abteikirche, die auf jeden Fall einen Besuch wert ist
Visited in november 2023
Très très belle abbatiale, visite guidée je recommande vivement de la visiter, en sachant que le week-end 9/10 décembre 2023 aura lieu les 20 ans du marché de Noël des musée à voir absolument
Visited in october 2023
Bonito templo muy antiguo y histórico
Visited in september 2023
Une magnifique église romane avec une énergie particulière.
Visited in august 2023
Edificata da Rodolfo d'Altenburg e sua moglie Cunegonda, fondatori della Casa d'Asburgo, e dedicata agli apostoli di Cristo San Pietro e Paolo, è famosa in Alsazia per la sua notevole e rara architettura di chiesa a pianta centrale ottagonale in stile bizantino, carolingio e ottoniano, ispirato alla Cappella Palatina di Aix-la-Chapelle (Aquisgrana) dell'imperatore Carlo Magno e alla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme (la tomba di Cristo); fu consacrata nel 1049 da papa Leone IX.
Rodolfo morì senza figli, probabilmente ucciso con il suo esercito di 700 cavalieri provenienti dall'Alsazia e dalla vicina Svevia, dai Normanni nella battaglia di Civitate nel 1053 per difendere il Sacro Romano Impero contro le invasioni normanne e saracene del tempo. Riposa (presumibilmente) nella sua tomba al centro dell'ottagono, le cui lapidi sono state sollevate e fissate contro le pareti nel XIX secolo.
La chiesa è costruita in calcare grigio-giallo di Brunstatt e arenaria rosa dei Vosgi, su una pianta centrale ottagonale su due piani, con un campanile-portico d'ingresso e una cupola ottagonale. Si ispira molto alla Basilica di San Vitale di Ravenna e alla Cappella Palatina di Aquisgrana, anch'essa dedicata alla Beata Vergine, cappella privata e luogo di sepoltura di Carlo Magno, a sua volta ispirata alla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme (la tomba di Cristo). L'incendio del 1445-46, appiccato dalle truppe del vescovo di Basilea in conflitto con gli Asburgo, fece scomparire gli affreschi originari.
Dal 1460, l'Abatessa Elisabetta di Blumeneck si impegnò ad ornare la chiesa con nuovi affreschi, ma senza completare l'opera. Successivamente, gli affreschi vengono ricoperti da intonaco durante le riparazioni dei danni causati all'abbazia dalla Guerra dei Trenta Anni. Nel 1875, durante nuovi restauri, gli affreschi, per caso, vengono riscoperti.
Nel deambulatorio inferiore si può ammirare una rappresentazione della messa di papa Gregorio alla presenza di una badessa. In direzione della porta della sagrestia, tre affreschi mettono in scena i membri della famiglia di Rodolfo: su uno si distingue Rodolfo e suo fratello Radebot davanti al loro padre Lanzelin, su un altro papa Leone IX che benedice Rodolfo e sua moglie.
Sulla volta del deambulatorio, di fronte alla Cappella della Santa Croce, una rappresentazione dei simboli dei quattro evangelisti (tetramorfo), l'angelo di San Matteo, il bue di San Luca, il leone di San Marco e l'aquila di San Giovanni. Questo affresco fu ridipinto nel 1903 da un artista di Monaco.
È nel coro superiore e nella volta a culla, che si possono contemplare gli affreschi più ricchi, purtroppo non accessibili. La volta del coro è dedicata alla rappresentazione di San Pietro, seduto sul suo trono, circondato da angeli depositanti sulla sua testa la tiara pontificia, e i simboli dei quattro evangelisti completano il quadro; sulle pareti del coro, alcuni episodi della vita di San Pietro, come la consegna delle chiavi da parte di Gesù.
Uno degli affreschi più belli si trova sulla volta a culla di fronte al coro con una rappresentazione del giudizio finale. Cristo troneggia su un arc-en-ciel, collegando il cielo e la terra, chiama con la mano destra alzata i giusti alla risurrezione, quella mano rivolta verso est, verso il sole nascente, simbolo di vita e luce. Mentre la mano sinistra abbassata condanna i dannati ai fuochi dell'inferno, in fondo all'affresco a sinistra di Cristo. La mano sinistra rivolta verso ovest indica la direzione del sole al tramonto, simbolo dell'oscurità e della morte.
Di fronte a questo affresco, una rappresentazione dell'Arcangelo Michele mentre sconfigge un demone, il peccato, e procede alla pesatura delle anime (psicostasi).
Lew
Lew
Visited in march 2023
Abbaye fondée au début du XIe siècle pour des religieuses bénédictines par le comte Rodolphe d'Altenbourg sur son domaine alsacien. De ce monastère il ne reste que l'église Sainte-Marie, consacrée en 1049 par le pape Léon IX.
Nombreux concerts.
Et ce 23 juin 2018 Préludes du Festival Octophonia.
Visited in january 2023
Wunderschöner und mystischer Ort.
Visited in november 2022
Ehemalige Abteikirche
Erbaut zwischen 1030 und 1040 von Graf Rudolf von Altenburg (einem Mitbegründer der Habsburger Dynastie), 1049 geweiht von Papst Leo IX. (welcher aus dem Elsass stammte).
Oktogonalbau, der in Formen und Materialien zwar schlichter aber insgesamt sehr nahe am direkten Vorbild der karolingischen Pfalzkapelle Karls des Großen in Aachen ist.
Wandmalereien ab 1460, Kapellen 15. und 16. Jahrhundert.
Visited in august 2022
Un joyau absolu de l'art du XIe siècle. Tout amateur d'art roman ou d'art médiéval en général ne peut manquer de visiter cette édifice. L'église est un octogone de plan centré et rappelle par son architecture la chapelle palatine d'Aix-la-Chapelle, mais aussi dans une moindre mesure de la basilique Saint-Vital-de-Ravenne. L'édifice est fondé dans les années 1030 par Le comte Rodolphe d’Altenbourg et consacré par le pape (alsacien !) Léon IX en 1049. Contrairement à la majorité des autres églises médiévales du Haut-Rhin, l'abbatiale d'Ottmarsheim est construite en pierre de calcaire.
A l'intérieur, vous ne pouvez être qu'émerveillés par la magnificence de ce lieu. L'église présent une tribune dont certaines sont peintes d'un enduit qui reste de très bonne qualité. Il se dégage de cet édifice une sérénité que l'on ne retrouve que rarement ailleurs.
A ne pas manquer de toute évidence !
Visited in august 2022
Magnifique
cahouette
Visited in september 2017
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Service
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Une magnifique église romane, originale par son architecture octogonale. Son acoustique mérite d'assister aux concerts. J'ai adoré les visites théatralisées faites lors des journées du patrimoines
lilarose7
Visited in august 2016
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C'est une très belle abbatiale, les visites guidées sont très intéressantes, nous avons passez un moment agréable et instructif.
Perhan
Visited in august 2016
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Belle abbatiale massive qui donne à découvrir l'architecture de la région. L'intérieur est fort joli.
roby82
Visited in july 2016
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Pour une somme toute modique, cette abbatiale en voûtes mérite d'être visitée, mais renseignez vous au préalable.
Nous avons ainsi pu profiter d'une visite théâtralisée du lieu, avec des guides en costume d'époque, incarnant le couple Rodolphe et Cunégonde d'Altenbourg. Ils évoquent avec truculence les légendes de l'abbatiale et racontent de nombreuses anecdotes sur le trésor caché et les sinistres liés aux causes les plus diverses.
Passionnant

ABBEY OF OTTMARSHEIM

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Carte de l'emplacement de l'établissement
6, rue de l'Église, 68490Ottmarsheim, France
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10:00 - 12:00 and 13:30 - 17:00
Tuesday
10:00 - 12:00 and 13:30 - 17:00
Wednesday
10:00 - 12:00 and 13:30 - 17:00
Thursday
10:00 - 12:00 and 13:30 - 17:00
Friday
10:00 - 12:00 and 13:30 - 17:00
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Sunday
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